Olimpiadi 2016 in Brasile
Le Olimpiadi del 2016 si terranno a Rio de Janeiro, la prima città del Sudamerica ad ospitare i giochi olimpici. Sconfitte Madrid e Tokyio ma soprattutto Chicago e la coppia Barack E Michelle Obama, che tanto si erano spesi personalmente per la loro città d’origine, eliminata al primo tunro insieme alla capitale nipponica. La candidatura di Rio de Janeiro non rappresenta solo il Brasile, ma un intero continente di 400 milioni di abitanti, ha sottolineato il presidente brasiliano, Inacio Lula da Silva. «Rappresento il sogno di 190 milioni di persone - ha spiegato - sono tutti a fare il tifo per Rio. Siamo un popolo appassionato dello sport e della vita».
E' la terza volta che un Paese si aggiudica Olimpiadi e Mondiali di calcio nel giro di due anni. Era successo con il Messico (Giochi del 1968 e Mondiali del 197o) e con la Germania (Olimpiadi del 1972 e Mondiali del 1974). Il Brasile, dunque, riesce nell'impresa, essendosi assicurato anche i Mondiali del 2014.
Le decine di migliaia di persone riunite sulla spiaggia di Copacabana per la festa organizzata dal comune di Rio, e i milioni di brasiliani incollati ai televisori sono esplosi in un’ovazione quando il nome della sede dei Giochi Olimpici del 2016 è stato annunciato a Copenhagen.
Nonostante in Brasile sia il primo pomeriggio, fuochi d’artificio - e sicuramente anche colpi da arma da fuoco nelle favelas controllate dal narcotraffico - sono esplosi in tutta la città.
Il Carnevale spontaneo che le autorità avevano previsto ha cominciato a prendere forma, guidato dai percussionisti delle scuole di samba che partecipavano alla festa ufficiale sul palco di Copacabana, e adesso attraverserà la città del Pan di Zucchero addobbata a festa.
Una gigantesca bandiera di 2.200 metri quadrati e 800 chili di peso con i colori di Rio e la scritta "Rio loves you" è stata dispiegata e ha percorso in trionfo la spiaggia di Copacabana, portata da centinaia di persone in festa.
La scelta di Rio come prima città sudamericana sede delle Olimpiadi è anche l’ennesimo successo personale del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, che ad un anno dalla fine del suo governo lascia al Paese un evento sportivo globale di primissima grandezza. La vittoria di Rio e di Lula è ancora più grande di fronte allo smacco subito dal presidente americano Barack Obama, che come Lula era intervenuto personalmente per rafforzare la candidatura di Chicago, eliminata invece al primo turno di voti. Sembra chiaro che i 95 membri del collegio elettorale del Comitato Olimpico Internazionale hanno dato ascolto l’appello lanciato dal presidente brasiliano, che le Olimpiadi non si svolgano sempre per forza nei Paesi più sviluppati.
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