50 morti nel messinese
Si aggrava il bilancio delle vittime
MESSINA
Venti morti accertati, decine di dispersi, 40 persone ricoverate in ospedale, oltre 400 sfollati: è il bilancio assolutamente parziale dell’immane disastro provocato dal nubifragio che ha sconvolto il Messinese.
La conta delle vittime, però, sarebbe solo parziale. «Alla fine ci saranno almeno 50 morti. È una situazione molto grave, anche se limitata a due valli», ha detto il premier Silvio Berlusconi che, come ha confermato il segretario della protezione civile Guido Bertolaso, sarà domani a Messina per effettuare un primo sopralluogo nelle zone colpite dal disastro.
La visita, che era già prevista per la giornata di oggi, è stata posticipata per più di una ragione: in primo luogo la volontà di non intralciare i soccorsi e le ricerche, ancora in corso, dei dispersi. In secondo luogo le difficoltà logistiche e organizzative, visto che in molte zone il fango impedisce gli spostamenti. Difficoltà che hanno spinto il Cavaliere, di concerto con i vertici della protezione civile, a soprassedere, almeno per oggi, dal recarsi a Messina.
Intanto a Giampilieri, Scaletta Zanclea e nelle altre zone flagellate dal maltempo si continua a scavare, tra il fango venuto giù dalle colline, alla ricerca di eventuali superstiti. Mentre la pioggia continua a cadere incessante. L’unità di crisi allestita in Prefettura a Messina, all’alba, ha fatto il punto della situazione. In tutto, finora, sono state identificate 15 vittime. Continuano ad arrivare i drammatici racconti dei superstiti: persone che nel disastro hanno perso familiari, amici e, spesso, l’abitazione. E c’è anche ci conserva un’ultima speranza di trovare vivi i propri cari. Come Enzo Coco, 25 anni, un manovale che non ha più notizie della sua compagna e del figlio di 4 anni. «Ho fatto il giro degli ospedali. Non sono riuscito a sapere nulla - racconta - Spero solo che siano vivi».
A breve l’ennesimo summit in Prefettura per fare il punto sulle ricerche e sui soccorsi: alcune frazioni, conme Altalia e Molino, sono ancora isolate e raggiungibili solo dall’alto con gli elicotteri di stanza nel Cento operativo aereo allestito nel campo sportivo di Santa Margherita, alle porte di Giampilieri. Una sorta di eliporto dove atterrano e decollano senza sosta i mezzi dell’Aeronautica militare, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. , 15 I Un vertice operativo sulla situazione nelle zone colpite dal nubifragio e sui soccorsi si svolgerà tra poco in Prefettura; alla riunione sarà presente anche il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
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Venti morti accertati, decine di dispersi, 40 persone ricoverate in ospedale, oltre 400 sfollati: è il bilancio assolutamente parziale dell’immane disastro provocato dal nubifragio che ha sconvolto il Messinese.
La conta delle vittime, però, sarebbe solo parziale. «Alla fine ci saranno almeno 50 morti. È una situazione molto grave, anche se limitata a due valli», ha detto il premier Silvio Berlusconi che, come ha confermato il segretario della protezione civile Guido Bertolaso, sarà domani a Messina per effettuare un primo sopralluogo nelle zone colpite dal disastro.
La visita, che era già prevista per la giornata di oggi, è stata posticipata per più di una ragione: in primo luogo la volontà di non intralciare i soccorsi e le ricerche, ancora in corso, dei dispersi. In secondo luogo le difficoltà logistiche e organizzative, visto che in molte zone il fango impedisce gli spostamenti. Difficoltà che hanno spinto il Cavaliere, di concerto con i vertici della protezione civile, a soprassedere, almeno per oggi, dal recarsi a Messina.
Intanto a Giampilieri, Scaletta Zanclea e nelle altre zone flagellate dal maltempo si continua a scavare, tra il fango venuto giù dalle colline, alla ricerca di eventuali superstiti. Mentre la pioggia continua a cadere incessante. L’unità di crisi allestita in Prefettura a Messina, all’alba, ha fatto il punto della situazione. In tutto, finora, sono state identificate 15 vittime. Continuano ad arrivare i drammatici racconti dei superstiti: persone che nel disastro hanno perso familiari, amici e, spesso, l’abitazione. E c’è anche ci conserva un’ultima speranza di trovare vivi i propri cari. Come Enzo Coco, 25 anni, un manovale che non ha più notizie della sua compagna e del figlio di 4 anni. «Ho fatto il giro degli ospedali. Non sono riuscito a sapere nulla - racconta - Spero solo che siano vivi».
A breve l’ennesimo summit in Prefettura per fare il punto sulle ricerche e sui soccorsi: alcune frazioni, conme Altalia e Molino, sono ancora isolate e raggiungibili solo dall’alto con gli elicotteri di stanza nel Cento operativo aereo allestito nel campo sportivo di Santa Margherita, alle porte di Giampilieri. Una sorta di eliporto dove atterrano e decollano senza sosta i mezzi dell’Aeronautica militare, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. , 15 I Un vertice operativo sulla situazione nelle zone colpite dal nubifragio e sui soccorsi si svolgerà tra poco in Prefettura; alla riunione sarà presente anche il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
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